BLOG ALIMENTARE VETERINARIO
La nutrizione veterinaria secondo MyVetDiet
Il blog sullo stile di vita sano e consapevole da far adottare ai nostri amati cani e gatti.

Alimenti industriali, Nutrienti

Limiti nutrizionali FEDIAF di calcio e fosforo nel cane e nel gatto.


mercoledì 8 marzo 2023


Limiti nutrizionali FEDIAF di calcio e fosforo nel cane e nel gatto

FEDIAF pone dei limiti massimi su alcuni nutrienti e il loro significato lo abbiamo già visto la settimana scorsa. Tuttavia i limiti relativi al calcio e al fosforo sono i più completi e si basano su numerosi studi effettuati sia negli animali in crescita che negli adulti.

In un articolo precedente abbiamo parlato dei limiti massimi che pone FEDIAF su alcuni nutrienti e del loro significato (FEDIAF: i limiti massimi da dove arrivano? E che significato hanno per i nutrizionisti?).

Non abbiamo però analizzato quelli relativi al calcio e al fosforo, che sono i più completi e che si basano su numerosi studi effettuati sia negli animali in crescita che negli adulti.

Nel cane, i limiti sono presenti, per il calcio e per il rapporto calcio/fosforo, per tutte le fasi di vita dell'animale e si differenziano, nei cuccioli, a seconda della taglia dell'animale.

Questi limiti derivano da numerosi studi che FEDIAF ha confrontato, arrivando a porre dei limiti minimi e massimi molto rigorosi, soprattutto sul calcio.

Il limite massimo è diverso nella prima fase di crescita (1,6 gr/100 gr di S.S.) rispetto alla fase di crescita più avanzata (1,8 gr/100 gr di S.S.).

La ragione risiede in diversi studi che dimostrano come un'elevata assunzione di calcio abbia un effetto negativo sullo sviluppo scheletrico nei cani di taglia grande, in particolare durante la prima fase di crescita.

Tuttavia, Weber et al. (2000a, b) hanno mostrato che quando si somministrava un alimento bilanciato, un livello di calcio dell'1,6% di SS dalle 9 settimane di età non causava effetti collaterali.

Durante la crescita successiva, può essere somministrato un dosaggio di calcio fino all'1,8% su SS a cani di tutte le razze, comprese le razze giganti, ad eccezione degli alani. Questa razza può essere più suscettibile ed è preferibile continuare con un alimento contenente un quantitativo massimo di calcio dell'1,6%.

Il livello massimo negli adulti è più alto di quello consigliato per i cuccioli (2,5 gr/100 gr di S.S) e deriva soprattutto dal rischio che un eccesso di calcio interferisca con l'assorbimento di altri nutrienti come zinco o rame.

Anche il limite per il fosforo, presente solo per gli adulti, è stato deciso principalmente per evitare un eccesso di nutrienti anche perché due studi risalenti agli anni 80 hanno mostrato che un eccesso di fosforo poteva creare degli affetti avversi negli animali adulti.

Tuttavia, questi studi si basavano su diete che presentavano un rapporto calcio/fosforo inverso (0,4:1) per cui è difficile capire se la ragione degli effetti avversi fosse l'eccesso di fosforo o l'inversione del rapporto calcio/fosforo.

In ogni caso il limite massimo è stato inserito, soprattutto, perché alcuni studi mostrano come, nei cani, un'elevata assunzione di composti inorganici del fosforo influisce sull'omeostasi del calcio e del fosforo.

Per ora non si sa esattamente se gli stessi problemi possano essere creati anche dal fosforo organico, infatti, FEDIAF specifica che sono necessarie ulteriori ricerche per definire ulteriormente l'impatto delle diverse fonti di fosforo e delle interazioni nutritive, nonché il ruolo nella salute renale, scheletrica e cardiovascolare.

Studi successivi hanno mostrato che, nei cani adulti, quantitativi leggermente superiori a quelli dei limiti massimi forniti da FEDIAF risultavano sicuri e ben tollerati per un periodo di 40 settimane.

È vero che per i cuccioli non esiste un limite massimo per il fosforo, tuttavia, esistendo un limite per il rapporto calcio/fosforo e un limite ben specificato per il calcio è come se esistesse un limite nutrizionale anche per il fosforo.

Il limite massimo del rapporto calcio/fosforo, nei cuccioli, non varia solo a seconda dell'età, ma anche in base alle dimensioni del cane.

Nei cani con età inferiore alle 14 settimane è sempre di 1,6:1, a prescindere dalla taglia, mentre nella fase più tardiva della crescita, per i cani che da adulti peseranno meno di 15 kg, sale a 1,8:1, ma per i cuccioli di taglia più grande varia a seconda dell'età.

Fino ai sei mesi di età, per cani di peso superiore ai 15 kg, rimane 1,6:1 e sale a 1,8:1 solo dopo tale periodo.

Nel gatto, invece, non vengono posti dei limiti massimi per il calcio, né durante la fase di crescita, né per i soggetti adulti.

In realtà, non esiste un livello massimo neanche per il fosforo, ma FEDIAF mette una nota abbastanza importante riguardo a questo nutrienti.

Questa nota riporta che l'elevata assunzione di composti inorganici del fosforo (come il diidrogenofosfato di sodio) influisce sugli indicatori della funzione renale nei gatti (Alexander J et al. 2019, Dobenecker B et al. 2018a, Dobenecker B et al. 2018b) e che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere l'impatto delle diverse fonti e delle interazioni tra i nutrienti.

Tuttavia, per il sodio trifosfato, un recente studio sull'alimentazione di gatti adulti sani (Coltherd JC et al. 2021) non ha osservato effetti avversi sulla funzionalità renale o ossea (scheletrica) e sulla salute generale durante l'alimentazione con diete complete ed equilibrate contenenti 1g/1000kcal di fosforo inorganico proveniente da sodio trifosfato e livello di fosforo totale di 4,0g/1000kcal (rapporto Ca:P di 1,0) o 5g/1000kcal (rapporto Ca:P di 1,3) per 30 settimane.

Anche nel gatto, invece, è presente un limite suggerito per il rapporto calcio/fosforo in soggetti sani, che varia a seconda dell'età.

Esso è di 1,5:1 durante tutto l'accrescimento, per poi salire a 2:1 per i soggetti adulti.

Tuttavia, non viene specificato, né per il cane, né per il gatto, da quali studi derivino i valori scelti.

Nella bibliografia sottostante abbiano riportato i principali studi su cui si è basata FEDIAF per la scelta dei limiti massimi, dividendoli a seconda che essi riguardino in calcio o il fosforo.

BIBLIOGRAFIA:
CALCIO
- Hazewinkel HAW, Hackeng WHL, Bosch R, et al. (1985) Influences of Different Calcium Intakes on Calciotropic Hormones and Skeletal Development in Young Growing Dogs. In: Comparative Pathophysiology of Regulatory Peptides. S. Karger AG. 17 p. 221-232.
- Schoenmakers I, Hazewinkel HAW, Voorhout G, et al. (2000) Effect of diets with different calcium and phosphorus contents on the skeletal development and blood chemistry of growing Great Danes. Vet Rec. 147(23):652-660.
- Weber M, Martin L, Dumon H. (2000a) Calcium in growing dogs of large breed: a safety range? In: ESVCN Amsterdam. 
- Weber M, Martin L, Dumon H, et al. (2000b) Growth and skeletal development in two large breeds fed 2 calcium levels. Proceedings of ACVIM FÓRUM, Seattle, USA, CD Rom
- Laflamme DP. (2001) Effect of breed size on calcium requirements for puppies. Compend Contin Educ Pract Vet. 23(9):66-69.
- Stockman J, Watson P, Gilham M et al. (2017) Adult dogs are capable of regulating calcium balance, with no adverse effects on health, when fed a high-calcium diet. Br J Nutr. 117(9): 1235-1243.
FOSFORO:
- Schneider P, Pappritz G, Muller-Peddinghaus R et al. (1980) [Potassium hydrogen phosphate induced nephropathy in the dog. I. Pathogenesis of tubular atrophy (author's transl)]. Vet Pathol. 17 (6): 699-719.
- Laflamme GH, Jowsey J (1972) Bone and soft tissue changes with oral phosphate supplements. J Clin Invest. 51(11): 2834-2840
- Alexander J, Stockman J, Atwal J, et al. (2019) Effects of the long-term feeding of diets enriched with inorganic phosphorus on the adult feline kidney and phosphorus metabolism. Br J Nutr. 121(3):249-269.
- Coltherd JC, Staunton R, Colyer A, et al. (2019) Not all forms of dietary phosphorus are equal: an evaluation of postprandial phosphorus concentrations in the plasma of the cat. Br J Nutr. 121:270-284.
- Coltherd JC, Alexander JE, Pink C et al. (2021) Towards establishing no observed adverse effect levels (NOAEL) for different sources of dietary phosphorus in feline adult diets: results from a 7-month feeding study. Br J Nutr. 1-16
- Dobenecker B, Reese S, Herbst S (2021) Effects of dietary phosphates from organic and inorganic sources on parameters of phosphorus homeostasis in healthy adult dogs. PLoS One 16, e0246950
- Dobenecker B, Hertel-Böhnke P, Webel A, et al. (2018a) Renal phosphorus excretion in adult healthy cats after the intake of high phosphorus diets with either calcium monophosphate or sodium monophosphate. J Anim Physiol Anim Nutr (Berl). 102(6):1759-1765.
- Dobenecker B, Webel A, Reese S, Kienzle E. (2018b) Effect of a high phosphorus diet on indicators of renal health in cats. J Feline Med Surg. 2018; 20(4): 339-343


Lascia un commento

Prima di lasciare il tuo commento, raccontaci qualcosa di te: sei un utente già registrato al sito?


Sono già registrato su MyVetDiet.it
Sono un nuovo utente e non sono ancora registrato su MyVetDiet.it




Autorizzo ai sensi del Regolamento (UE) n. 679/2016 il trattamento dei miei dati personali
Accetto le condizioni contrattuali di MyVetDiet




Tags

tabelle FEDIAFsoftware alimentazione bilanciata canisoftware alimentazione bilanciata gattisoftware dieta casalinga mista canesoftware dieta casalinga mista gattosoftware dieta veterinariaSoftware MyVetDietelaborazione dieta veterinariacarenze nutrizionali nel canecarenze nutrizionali nel gattonutrizione del canenutrizione del gattofosforosodioipervitaminosi caneipervitaminosi gattofabbisogno calcio canefosforo